Albino Galvano
Albino Galvano (Torino, 16 dicembre 1907 – Torino, 18 dicembre 1990) è stato un pittore, storico dell'arte e filosofo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Albino Galvano nasce a Torino il 16 dicembre 1907, negli anni in cui l'arte occidentale vedeva iniziare il nuovo secolo delle avanguardie.
Allievo di Felice Casorati tra il 1928 e il 1931, si laurea presso la Facoltà di Magistero di Torino con una tesi su “La pedagogia della religione”. Affascinato dall’immobile perfezione delle forme dipinte dal suo maestro e, contemporaneamente, da una pittura di colore legata ad una visione naturalista, Galvano esordisce alla Biennale di Venezia del 1930 e alla I° Quadriennale romana del 1931. Sul finire degli anni Trenta si laurea in filosofia completando la sua figura di intellettuale poliedrico: pittore, critico d’arte, saggista e docente di storia e di filosofia nel liceo classico Vincenzo Gioberti e nel liceo scientifico Galileo Ferraris e di estetica e pittura all'Accademia Albertina di Torino.
Dopo il 1945 la sua attività di pittore si volge a forme d’arte di ricerca, attraversando l’espressionismo e il neo-liberty per giungere all’astratto e al concretismo.
Dal 1948 a Torino promuove il MAC (Movimento Arte Concreta) con Bruno Munari, Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Annibale Biglione, Adriano Parisot e Filippo Scroppo, firmandone il manifesto; collabora ai bollettini del movimento con diversi articoli.
Nel dopoguerra fonda con Pippo Oriani la rivista “Tendenza” e tiene la pagina critica su “La Nuova Stampa”; in seguito collabora alle più diverse riviste culturali italiane e firma importanti saggi per cataloghi di mostre storiche. In ambito pittorico l’astrazione ritorna d’interesse negli anni '70 grazie agli influssi del successivo periodo informale. È il momento degli “Iris”, cari alla memoria del poeta francese Stéphane Mallarmé, consegnati in immagini allusive, araldiche ed emblematiche, ispirate alla natura.
L’astrazione lirica sospinge la pittura di Albino Galvano a una svolta contrassegnata dal periodo dei “Nastri” e delle “Bandiere” realizzati tra il 1965 e il 1972. Il segno diviene illusoriamente oggettuale e il modo con cui si deposita sulla tela simboleggia concettualmente l’azione primaria del fare pittura, ovvero l’atto di dipingere.
Il colore, raffinatissimo, è legato ai dettati grafici di una cultura passata attraverso quell’inversione del simbolismo nell’astrattismo che è da Galvano indicata come linea filogenetica della sua pittura non figurativa.
Muore a Torino il 18 dicembre 1990.
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]Partecipa 4 volte alla Quadriennale di Roma[1] e a 6 edizioni della Biennale di Venezia[2], precisamente quelle del 1930, del 1948, del 1950, del 1952, del 1954 e del 1956.
Albino Galvano nei musei
[modifica | modifica wikitesto]Testi critici
[modifica | modifica wikitesto]- Artemis efesia: il significato del politeismo greco, Adelphi, Milano, 1967
- La pittura, lo spirito e il sangue, Il Quadrante Ed., Torino, 1988
- Diagnosi del moderno. Scritti scelti 1934-1985, Aragno, Torino, 2018
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ [in scheda Albino Galvano Quadriennale di Roma http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=4965&ricerca=]
- ^ [in scheda Biennale Albino Galvano http://asac.labiennale.org/it/passpres/artivisive/ava-ricerca.php?cerca=1&p=1 Archiviato il 17 gennaio 2021 in Internet Archive.]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Argan Giulio Carlo, Albino Galvano, Galleria Martano due, Torino, 1974
- Albino Galvano, Unimedia, Genova, 1974
- Givone Guido, Albino Galvano, Palazzo Chiablese, Torino, 1979
- Albino Galvano: opere dal 1928 al 1943, Galleria Accademia, Torino, 1989
- Albino Galvano: opere dal 1944 al 1984, Galleria Accademia, Torino, 1990
- Fossati Paolo, Omaggio a Albino Galvano, Electa, Milano, 1992
- Albino Galvano, Galleria Accademia, Torino, 1993
- Albino Galvano: anthologie, Tipografia valdostana, Aosta, 1995
- Roberto Maria Teresa , «GALVANO, Albino» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
- Mistrangelo Angelo, Albino Galvano : opere dal 1930 al 1949, Galleria Accademia, Torino, 1999
- Auneddu Giorgio, Albino Galvano : il linguaggio della pittura, Arteregina, Torino, 2001
- Pinottini Marzio (a cura), Attraverso il Novecento: Albino Galvano (1907-1990). Atti del Convegno Università di Torino, Roma, Bulzoni, 2004.
- Albino Galvano pittore, Galleria del Ponte, Torino, 2010
- Omaggio a Albino Galvano, Galleria Accademia, Torino, 2011
- Lauria Daniela, Albino Galvano : un torinese aperto al mondo e alle culture, Casinò di Sanremo, Sanremo, 2017
- Ruffino Alessandra, Albino Galvano a Villa Vidua : omaggio a un pittore filosofo, Conzano, 2018
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Albino Galvano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galvano, Albino, su sapere.it, De Agostini.
- Maria Teresa Roberto, GALVANO, Albino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79416082 · ISNI (EN) 0000 0001 1678 8101 · SBN CFIV092049 · BAV 495/269144 · ULAN (EN) 500374316 · LCCN (EN) n83135211 · GND (DE) 119245655 · BNF (FR) cb17045717t (data) · J9U (EN, HE) 987007459059005171 |
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